Una società di Pesaro e Urbino riceve la richiesta di immediato pagamento della somma di €. 97.329,10, ma il debito accertato in giudizio è di appena €.160,75

Tribunale di Ascoli Piceno, sentenza n. 592/2018, giudice dott.ssa Giusti Annalisa

 

Una società della provincia di Pesaro e Urbino riceve dalla banca la revoca degli affidamenti e la richiesta di immediato pagamento della somma di €. 97.329,10.
Fortunatamente si rivolgono immediatamente a noi e i nostri consulenti predispongono una perizia tecnica dalle quale emerge l’illegittima applicazione di condizioni economiche sul c/c.

Di conseguenza, la società agisce in giudizio con l’assistenza dei nostri avvocati per ottenere l’accertamento del saldo dare/avere secondo legge. Successivamente al deposito delle memorie istruttorie, Tribunale di Ascoli Piceno, nella persona della Dott.ssa Giusti Annalisa, con sentenza parziale a verbale n. 314/2017 del 5.4.2017 dichiarava l’illegittimità degli addebiti effettuati dalla banca sul contratto di conto corrente a titolo di commissioni di massimo scoperto, interessi ultralegali, interessi anatocistici e rimetteva la causa in istruttoria ammettendo consulenza tecnica d’ufficio volta a effettuare il ricalcolo del saldo dare/avere:

• eliminando qualsiasi forma di capitalizzazione di interessi, commissioni ed oneri non pattuiti e la commissione di massimo scoperto,
• sostituendo al tasso di interesse pattuito quello legale sino alla data di entrata in vigore della L. n. 154/92 e, a far data dal 9 luglio 1992, quello sostitutivo di cui all’art 117 TUB,
• accertare il superamento del tasso soglia usura.

La consulenza tecnica d’ufficio, oltre ad aver effettuato il ricalcolo del saldo secondo quesito peritale, ha accertato che i tassi applicati sono risultati essere superiori al tasso soglia in ventuno trimestri.
Successivamente al deposito degli ultimi scritti difensivi da parte dei nostri avvocati, il Tribunale di Ascoli Piceno, nella persona della Dott.ssa Giusti Annalisa, con sentenza n. 592/2018 del 24.5.2018 così statuiva:

“dichiara l’illegittimità degli addebiti effettuati dalla banca convenuta sul contratto di conto corrente di cui è causa a titolo di interessi usurari

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